Broccoli: ecco come cucinarli per conservare le loro proprietà antitumorali

2327
Broccoli: ecco come cucinarli per conservare le loro proprietà antitumorali

Broccoli: ecco come cucinarli per conservare le loro proprietà antitumorali. Bollitura e cottura a microonde sono due dei metodi di cottura da evitare per conservare le proprietà antitumorali dei broccoli.

Secondo un recente studio, presentato durante l’ultima conferenza annuale dell’American Institute for Cancer Research, alcuni metodi di cottura eliminerebbero delle proprietà importanti negli alimenti. Di seguito, broccoli: ecco come cucinarli per conservare le loro proprietà antitumorali.

Nello specifico, si è parlato dei broccoli e del loro enzima mirosinasi, fondamentale per la formazione del sulforafano.

Il sulforafano è una molecola presente nei broccoli, nei cavoli e in altri ortaggi appartenenti alla famiglia delle crucifere a cui vengono attribuiti i più importanti poteri antitumorali.

Secondo gli esperti, la bollitura e la cottura a microonde di questo ortaggio distruggono l’enzima mirosinasi, annullando gli effetti benefici derivanti dal consumo di questo alimento.

Quindi, per usufruire delle proprietà antitumorali di questo alimenti non è sufficiente introdurli nella propria dieta, è necessario comprendere davvero come cucinarli.

Leggi anche: Proprietà Benefiche dei Broccoli

Proprietà Benefiche dei Broccoli

A seguire, Broccoli: ecco come cucinarli per conservare le loro proprietà antitumorali

Il modo migliore per fare in modo che i principi benefici e le proprietà antitumorali permangano sembra sia quello della cottura al vapore.

Al massimo 5 minuti,  in modo tale da aiutare l’attivazione dell’enzima mirosinasi, rendendo così il sulforafano immediatamente disponibile all’organismo. I broccoli, però, devono essere cucinati solo fino al raggiungimento di un colore brillante, non oltre.

Tuttavia, stando a quanto affermato dagli studiosi, anche per chi li preferisce bolliti c’è una possibile soluzione: consumarli insieme ad altri cibi contenenti mirosinasi attiva.

Gli esperimenti condotti dai ricercatori hanno infatti dimostrato che i broccoli bolliti possono ancora produrre sulforafano se abbinati, ad esempio, con ravanelli, senape, rucola o wasabi.

Durante l’esperimento, infatti, i soggetti che hanno assunto questa particolare combinazione, presentavano una maggiore concentrazione di sulforafano nelle urine rispetto a quelli che avevano consumato solo broccoli bolliti.

CONDIVIDI L'ARTICOLO | FAI GIRARE

Shares
facebook sharing button Share
messenger sharing button Share
whatsapp sharing button Share
pinterest sharing button Pin