Ginkgo biloba: la pianta che allevia bronchite e infiammazioni. Il Ginkgo biloba è una pianta originaria dell'Asia centrale, coltivata anche negli Stati Uniti e in Europa.
I principi attivi si trovano nelle foglie, dalla tipica forma a ventaglio, mentre la polpa dei frutti è irritante e tossica. Oggi parliamo del Ginkgo biloba: la pianta che allevia bronchite e infiammazioni.
Usate da millenni nella medicina tradizionale cinese, foglie e semi del Ginkgo biloba, una pianta asiatica, possono alleviare:
- bronchite,
- attacchi d’asma,
- incontinenza urinaria,
- infiammazioni della vescica,
- problemi della pelle,
- infiammazioni reumatiche.
Sono ricchi di flavoni e fitosteroli, e hanno grandi effetti diuretici e antiossidanti.
Ginkgo biloba: Proprietà e benefici
Il ginkgo deve le sue proprietà a flavonoidi e terpeni (o ginkgolidi), che gli conferiscono doti protettive nei confronti di cuore, vasi e sistema nervoso.
I flavonoidi diminuiscono la permeabilità dei capillari sanguigni e ne aumentano la resistenza; interagendo con i radicali liberi contrastano i danni alle membrane cellulari.
I terpeni esercitano un'azione nutritiva e protettiva sui neuroni della corteccia cerebrale, aumentano i livelli di sostanze antidepressive e psicostimolanti e ostacolano il declino della memoria e dell'attenzione.
Inoltre ha attività inibente l'aggregazione delle piastrine, svolge un'azione antiallergica riducendo la liberazione di istamina e contrasta il restringimento dei bronchi.
Il Ginkgo viene usato nella fitoterapia e nell’omeopatia per trattare condizioni associate ai deficit della circolazione sanguigna a livello cerebrale, anche se non in tutti i casi esiste un’unanimità scientifica su suoi benefici.
Dolore e pesantezza delle gambe causati da un problema circolatorio possono essere alleviati con questa pianta. Anche la sensazione di vertigine e l’emicrania associati a problemi circolatori a livello cerebrale possono essere combattuti con questa pianta.
Il ginkgo biloba può essere utile nel trattare vene varicose ed emorroidi, ma anche nel prevenire tromboembolie, arteriosclerosi e ictus. La pianta ha un grande effetto vasodilatatore e antiossidante, che agisce direttamente sul meccanismo vascolare.
Alcuni studi recenti hanno associato a questa pianta anche un beneficio efficace nel trattamento della depressione non profonda. Spesso, infatti, questo tipo di condizione può essere causata o peggiorata da una riduzione dei ricettori di serotonina nelle cellule nervose del cervello.
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A seguire, Ginkgo biloba: la pianta che allevia bronchite e infiammazioni
120-240 mg al giorno di estratto secco nebulizzato e titolato in terpeni totali minimo 6% e ginkgoflavonoidi minimo 24%, in una o due somministrazioni, preferibilmente al risveglio e lontano dai pasti.
Cicli di 3-4 mesi possono essere intervallati a 20 giorni di pausa. I preparati da applicare localmente sono utili per attenuare il senso di pesantezza alle gambe
Controindicazioni
I principali effetti collaterali sono malessere generale, emicrania, disturbi gastrointestinali e diarrea (soprattutto a dosaggi elevati).
Non va assunto dagli emofilici o in caso di intervento chirurgico. È sconsigliato durante la gravidanza e l'allattamento
L'estratto di ginkgo aumenta l'effetto di anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici, antidepressivi, diltiazem e nifedipina. Riduce l'azione di antiepilettici, beta bloccanti e nicardipina.
In associazione a fluoxetina e buspirone dà disturbi psichici e può indurre lo stato comatoso se abbinato ad alte dosi di trazodone.