Alimentazione per i pazienti Covid-19 dimessi e per i sintomatici a casa

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Alimentazione per i pazienti Covid-19 dimessi e per i sintomatici a casa

Alimentazione per i pazienti Covid-19 dimessi e per i sintomatici a casa. Una dieta per i pazienti Covid-19 dimessi o per i positivi sintomatici a casa: l’hanno messa a punto dagli specialisti del Gruppo San Donato.

Una nutrizione equilibrata è un fattore determinante per il raggiungimento e il mantenimento di un buono stato di salute e consente di affrontare meglio condizioni patologiche, anche di natura infettiva, a qualsiasi età. Oggi ti scrivo l’alimentazione per i pazienti Covid-19 dimessi e per i sintomatici a casa.

La particolare situazione legata all’emergenza COVID-19, il periodo di stop e isolamento forzato, hanno contribuito enormemente alla modifica delle nostre abitudini quotidiane, comportando spesso una riduzione dell’attività fisica e in alcuni casi l’abbandono di una dieta sana ed equilibrata.

È in questo contesto che nasce il libretto “Indicazioni nutrizionali per soggetti affetti o guariti da COVID-19”.

Proteine per rinforzare i muscoli, fibre per mantenere il sistema immunitario ed erbe aromatiche contro la perdita di gusto. Gli specialisti del Gruppo San Donato, che comprende diversi ospedali privati in Italia, hanno elencato una serie di indicazioni nutrizionali per i pazienti guariti dal Covid-19 dopo il ricovero, o per i soggetti paucisintomatici che si stanno curando a casa.

I consigli nutrizionali del libretto

I consigli, raccolti nel libretto, spiegano come abitudini alimentari che seguano i principi della dieta mediterranea possano facilitare la ripresa dalla malattia e: 

  • ridurre lo stato infiammatorio
  • sostenere il sistema immunitario 
  • contribuire al recupero della massa muscolare.

 La dieta Mediterranea infatti apporta un equilibrato apporto di: 

  •  proteine di qualità  (derivate specialmente dal pesce e dai legumi);
  •  carboidrati complessi (specie integrali);
  •  fibre (es. frutta e verdura di stagione);
  •  minerali;
  •  vitamine.

Tutti elementi importanti, assieme ad una quota lipidica costituita soprattutto da acidi grassi insaturi (principalmente olio extravergine d’oliva), e un’adeguata idratazione, per preservare uno stato di buona salute. 

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Cosa prevede l’alimentazione per i pazienti Covid-19 dimessi e per i sintomatici a casa

Dal punto di vista alimentare, è importante fare attenzione a:

Proteine

Aumentare l’apporto proteico giornaliero inserendo una fonte proteica a ogni pasto, limitando il consumo di carne rossa e affettati e favorendo il consumo di legumi (almeno una volta al giorno) e pesce (3 volte alla settimana). È possibile anche includere degli spuntini proteici nella giornata come frutta secca oleosa (mandorle e noci), ceci al forno o yogurt bianco.

È importante cercare di rispettare una corretta frequenza settimanale dei secondi piatti:

  • Carne: 2 volte alla settimana, preferendo le carni bianche;
  • Pesce: 3 volte alla settimana, variando le tipologie (dando priorità al pesce azzurro), preferendo fonti da pesca sostenibile e limitando il pesce in scatola/affumicato;
  • Uova: 2 volte alla settimana;
  • Legumi: fino a 7 volte alla settimana;
  • Formaggi: massimo 1 volta alla settimana;
  • Affettati: meno di 1 volta a settimana.

Ai soggetti poco abituati al consumo di proteine vegetali da legumi, purtroppo la maggioranza nei paesi occidentali, viene consigliata una graduale “rieducazione” ai legumi. Iniziando con dosi minime (un cucchiaio di legume cotto decorticato) ma ripetute nel tempo (ogni giorno), così da riadattare in maniera non traumatica la flora batterica intestinale.

Carboidrati

A ogni pasto deve esserne presente una fonte (pasta, riso o pane o altri cereali), preferibilmente integrale e da cereali intatti (riso integrale, farro decorticato, orzo decorticato, ecc.).

Limitare il consumo di farine raffinate e di zuccheri semplici a rapido assorbimento che inducono un innalzamento della glicemia e un aumento dello stato infiammatorio.

Particolarmente importante è evitare tutte le bevande zuccherate artificialmente, le merendine e gli snack industriali ricchi in zuccheri semplici.

Fibra alimentare

Un adeguato introito di fibre alimentari (almeno 25 g/die) è indispensabile per sostenere la funzionalità intestinale ed equilibrare la flora batterica, che agisce potenziando il sistema immunitario e riducendo lo stato infiammatorio.

È preferibile raggiungere tali quantitativi consumando alimenti che ne siano naturalmente ricchi (quali cereali integrali, legumi, frutta e verdura) piuttosto che assumendo integratori a base di fibra.

In presenza di sintomi gastrointestinali come gonfiore e dolore addominale, si consiglia di introdurre le fibre in modo progressivo, fino alla scomparsa della sintomatologia.

È anche possibile frullare i legumi o utilizzare il passaverdure, oppure consumare quelli decorticati, che inducono meno meteorismo.

Lipidi (grassi)

In una dieta bilanciata devono rappresentare circa il 25-35% del fabbisogno energetico. Preferire i grassi insaturi ad azione antinfiammatoria contenuti nell’olio extravergine di oliva, nel pesce, nella frutta secca e nei semi oleaginosi.

Limitare invece i grassi saturi contenuti in salumi, carni, formaggi e alcuni oli vegetali (palma e cocco) ricchi di grassi saturi. Meglio evitare le margarine.

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Minerali vitamine e altri composti con proprietà ANTI-INFIAMMATORIE:

Per garantirne il giusto apporto è importante consumare almeno 5 porzioni di frutta e verdura ogni giorno e in particolare 2 porzioni da 150 g di frutta e 3 porzioni da almeno 200 g di verdura, sia cotta sia cruda (la verdura si può usare anche come condimento dei primi piatti).

Utile per la salute, e gustoso per il palato, l’uso di insaporitori a base di spezie ed erbe aromatiche, anch’esse contenenti sostanze antinfiammatorie. Importante è anche limitare il consumo di sale.

Inoltre, le spezie possono essere utili per attenuare disgeusia ed anosmia (cioè perdita o riduzione di gusto e olfatto), spesso presenti nei soggetti affetti da COVID19.

Liquidi

È importante mantenere una corretta idratazione durante tutta la giornata. In assenza di condizioni patologiche, che necessitino di una variazione dei consumi, il fabbisogno idrico di una persona adulta è di 1,5-2 litri di acqua al giorno, da distribuire nell’arco della giornata.

È possibile idratarsi anche tramite il consumo di tè o tisane senza zucchero o acqua aromatizzata (ad esempio con limone o foglie di menta), evitando le bevande zuccherate.

Per il consumo di alcolici si raccomanda di limitare le quantità a massimo un bicchiere da 125 ml al giorno per le donne e 2 bicchieri per gli uomini.

Pianificazione dei pasti 

Gli esperti consigliano di strutturare i pasti in modo che in ognuno sia presente una fonte di carboidrati (cereali come pasta o riso integrali o pane o patate), una fonte di proteine, rispettando le frequenze settimanali consigliate, una fonte di grassi “buoni” e una porzione abbondante di verdura. Da non dimenticare la frutta, consumabile a fine pasto o negli spuntini.

Attività fisica

Per far fronte alla perdita muscolare causata dalla prolungata degenza in ospedale e dalla permanenza a letto, gli specialisti consigliano di riprendere gradualmente le normali funzioni motorie. Questo attraverso una progressiva pratica di esercizi muscolari e respiratori da fare in casa.

Gli specialisti ricordano come gesti semplici come fare le scale anziché prendere l’ascensore o muoversi in casa tre minuti ogni ora con esercizi di stretching e respirazione siano d’aiuto in questo senso.

Come scaricare il libretto “Indicazioni nutrizionali per soggetti affetti o guariti da COVID-19”

Il libretto è il lavoro di un gruppo di esperti di Gruppo San Donato:

Hanno concentrato la propria attenzione nell’individuazione di alcuni utili suggerimenti nutrizionali mirati, dedicati  a chi: 

  • non si è ammalato, ma  è stato comunque esposto ai rischi e agli inconvenienti del blocco forzato;
  • è stato colpito da COVID-19 e ha dovuto subire un ricovero;
  • è in via di guarigione presso il proprio domicilio. 

Puoi scaricare gratuitamente il libretto “Indicazioni nutrizionali per soggetti affetti o guariti da COVID-19”.

FONTE: Gruppo San Donato

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