Insonnia: la tecnica dei Marines per addormentarsi in 2 minuti

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Insonnia: la tecnica dei Marines per addormentarsi in 2 minuti

Insonnia: la tecnica dei Marines per addormentarsi in 2 minuti. Se soffi di insonnia prova la tecnica usata dai Marines con cui bastano 120 secondi per addormentarsi, in qualsiasi condizione.

La pratica è certificata dallo United States Army (l’esercito americano), ed è stata divulgata da Lloyd Bud Winter, un preparatore atletico molto conosciuto negli Stati Uniti. Oggi parliamo dell'Insonnia: la tecnica dei Marines per addormentarsi in 2 minuti.

Se funziona con loro, dovrebbe rendere anche in ambienti solitamente meno movimentati. Inteso come quello dei militari che le notti le passano in trincea, quindi non su un materasso king-size ad acqua.

I sondaggi dicono che nel 96 per cento dei casi funziona. Rachel Hosie svela sull’Independent come vanno a dormire i marines americani. Bastano due minuti e non ci sono neanche da contare le pecorelle.

Insonnia: Cos'è e sintomi

Quando si parla di disturbi del sonno si fa riferimento a un gruppo di disturbi che possono incidere non solo sulla quantità di tempo che riusciamo a dedicare al sonno, ma anche sulla qualità di quest’ultimo, tenendo in considerazione anche la compromissione delle attività diurne conseguente a un alterato e non soddisfacente ritmo sonno-veglia.

Come riporta il più recente manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM 5, 2014) i disturbi del sonno si dividono in diversi disturbi, tra cui possiamo annoverare il disturbo da insonnia.

Il disturbo del sonno più diffuso è il disturbo da insonnia. I sintomi dell’insonnia sono:

  1. Difficoltà ad addormentarsi ed iniziare il sonno
  2. Difficoltà a mantenere il sonno che è disturbato da frequenti risvegli e/o difficoltà a riaddormentarsi
  3. Risveglio precoce al mattino con conseguente difficoltà a riaddormentarsi

L’alterazione del sonno è fonte di disagio significativo tanto da compromettere le normali abitudini di vita e si verifica almeno tre volte a settimana per un periodo di almeno tre mesi e non è attribuibile agli effetti di una sostanza.

Oltre ai sintomi dell’insonnia ascrivibili principalmente alle ore notturne, non vanno dimenticati i disagi che si possono provare durante il giorno tra cui:

  1. preoccupazioni relative al sonno
  2. maggiore affaticabilità
  3. senso generale di malessere spesso associato ad un tono dell’umore alterato e una maggiore irritabilità
  4. diminuzione della capacità di concentrazione con un possibile peggioramento nel rendimento sociale e lavorativo
  5. sintomi fisici, quali mal di testa, fomicolii, stati tensivi, sintomi gastrointestinali

Insonnia: Possibili cause

Il disturbo da insonnia può verificarsi in ogni momento della vita, anche se solitamente il primo episodio si verifica più comunemente tra i giovani adulti.

Può iniziare talvolta nell’infanzia e nella prima adolescenza, ma accade assai più raramente ed è per lo più legata a fattori di condizionamento per i bambini (es: mancanza di orari costanti, oppure se il bambino non ha mai imparato ad addormentarsi/riaddormentarsi in assenza di un genitore) e a orari irregolari del sonno negli adolescenti.

Per quanto riguarda il sesso femminile talvolta l’insorgenza dell’insonnia può coincidere con il periodo della menopausa.

Per ultimo, relativamente all’insorgenza del disturbo da insonnia in tarda età questo spesso è associato ad altre condizioni mediche e di salute per lo più legate ai normali cambiamenti correlati all’età.

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A seguire, Insonnia: la tecnica dei Marines per addormentarsi in 2 minuti

Nel libro Relax and win: championship performance, Winter illustra in pochi, semplici passaggi come riuscire a cadere in un sonno profondo in soli 120 secondi. La prima cosa da fare è quella di rilassare il corpo, seguendo questi passaggi:

  1. Rilassa i muscoli del viso, compresa la lingua, la mascella e i muscoli intorno agli occhi.
  2. Lascia scivolare le spalle verso il basso e rilassa le braccia.
  3. Espira e mantieni il petto rilassato.
  4. Rilassa le gambe, cominciando dalle cosce e passando ai polpacci.

Quando il tuo corpo sarà completamente rilassato, arriva la parte più difficile: fare la stessa cosa con la mente.

Secondo Winter, per far riposare la testa occorre pensare a un’immagine rilassante, visualizzando noi stesse che riposiamo in una canoa su un placido lago, circondate dal cielo azzurro, oppure immaginarci rannicchiate in un’amaca di velluto nera in una stanza buia.

Un altro metodo efficace sarebbe quello di ripetere la frase “Non pensare, non pensare, non pensare” per circa 10 secondi.

Sembra più facile a dirsi che a farsi, ma negli Stati Uniti molte persone hanno dichiarato di riuscire ad addormentarsi in pochissimo tempo usando questa tecnica per sei settimane.

Il libro specifica che il risultato non è garantito, visto che le abitudini di ogni persona sono diverse. In ogni caso provare non costa nulla, e magari riuscirai a riposare per le famose otto ore che servono al nostro corpo.

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