Come perdere 3Kg in 7 giorni con la Dieta del miele di Mike McInnes. La dieta del miele non richiede alcun conteggio calorico, nessuna grammatura e nessun alimento costoso.
La dieta del miele di Mike McInnes, ex farmacista di Edimburgo ed esperto in nutrizione sportiva, è un regima alimentare che permette di perdere circa 3 kg a settimana. Oggi ti scrivo come perdere 3Kg in 7 giorni con la Dieta del miele di Mike McInnes.
Secondo il nutrizionista Mike McInnes, ideatore del sistema, l'effetto dimagrante del miele sarebbe una conseguenza del suo impatto metabolico e psicologico.
Egli ritiene che il miele possa agire su due fronti: la riduzione del desiderio eccessivo di alimenti dolci ed il miglioramento del catabolismo lipidico.
Come funziona la Dieta del miele di Mike McInnes
Secondo McInnes, la maggior parte del dimagrimento avverrebbe durante il sonno, prima del quale sarebbe necessario ingerire un cucchiaio di miele.
Il segreto di questo sistema si fonda, all'opposto di quanto si potrebbe immaginare, proprio nell'elevata percentuale di zuccheri contenuti nel miele.
Di origine prettamente naturale, i glucidi di questo prodotto reagiscono in maniera differente rispetto a quelli raffinati che, in quantità rilevanti, tendono a generare una vera e propria impennata glicemica-insulinica.
Infatti, l'aumento della glicemia e dell'insulinemia tende ad ostacolare lo smaltimento lipidico ed incrementa il desiderio di consumare altri dolci, due aspetti estremamente controproducenti il dimagrimento.
Utilizzando il miele è quindi possibile NON eliminare gli alimenti edulcorati; al contrario, consente di farne uso in quantità spontaneamente moderate senza il rischio di alterare negativamente il metabolismo.
Cosa mangiare nella Dieta del miele
Cibi consigliati
- Sostituire lo zucchero col miele: talvolta, lo zucchero alimentare può esercitare un effetto più ingrassante dei grassi stessi. E' quindi necessario eliminare lo zucchero discrezionale e tutti i cibi che lo contengono, sostituendolo col miele. Il miele può essere aggiunto nelle tisane, nell'acqua calda (prima di andare a letto), nel caffè, nel tè, sul pane, nel latte, nello yogurt ecc.
- Prediligere i carboidrati non raffinati: la farina di frumento raffinata, ed il riso bianco, così come gli alimenti che li contengono, possono causare dei veri e propri picchi di zucchero nel sangue (quindi anche di insulina). Quelli integrali invece, essendo ricchi di fibra, garantiscono sazietà, un impatto metabolico migliore e mobilità intestinale. Devono costituire poco meno di un quarto del pasto e possono essere utilizzati in alternanza ai legumi.
- Consumare sempre alimenti proteici, ortaggi e frutta: gli alimenti proteici magri, come le carni bianche, i fiocchi di latte magri, l'albume d'uovo, il muscolo di grano, il tofu ed il pesce, devono essere presenti ad ogni pasto. La porzione di verdure è pressoché libera, mentre la frutta andrebbe consumata in due unità giornaliere, prediligendo quella meno calorica. Gli alimenti proteici e le verdure dovrebbero costituire oltre ¾ di ogni pasto.
- Utilizzare il latte e i derivati con grasso, evitando le scremature: nonostante possa sembrare strano, prediligere i prodotti lattiero caseari scremati può aumentare indirettamente la quota di zuccheri al loro interno (ad es. l'aggiunta di zucchero negli yogurt a 0,1g di grassi). Vanno comunque assunti con moderazione, ovvero: uno yogurt o un vasetto di fiocchi di latte, e non più di mezzo litro di latte al giorno.
Cibi da evitare
- Evitare il cibo spazzatura: è il caso di tutti gli snack, i fast food, i dolciumi, le bevande gassate e gli alcolici. La dieta del miele funziona solo se si eliminano questi prodotti dall'alimentazione.
- Evitare i carboidrati complessi un giorno alla settimana: oltre ad eliminare i prodotti raffinati e ridurre i carboidrati totali, è pure necessario seguire un giorno intero di scarico; i derivati dei cereali si possono sostituire con frutta, verdura, carne, pesce, uova, yogurt, noci e altri semi.
- Eliminare le patate: sono responsabili di elevatissimi livelli glicemici, spesso accompagnano grosse quantità di grassi, di composti tossici (acrilamide, acroleina, policiclici aromatici ecc) e tendono ad ostacolare il dimagrimento.
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A seguire, Come perdere 3Kg in 7 giorni con la Dieta del miele di Mike McInnes menu tipo
Ecco 2 esempi di menu della dieta del miele:
- Colazione: 150 ml di latte e 2 biscotti al miele
Spuntino: 1 tazza di tisana o di tè e addolcite con 1 cucchiaino di miele - Pranzo: 300 grammi di spinaci bolliti e 200 grammi di pollo cotto alla griglia
Merenda: 1 frutto
Cena: 80 grammi di pasta condita con zucchine cotte al vapore
Potete anche alternare e scambiare il pranzo con la cena
Oppure
- Colazione: 1 yogurt magro e 1 fetta biscottata con 1 cucchiaino di miele
Spuntino: 1 tisana oppure un tè addolcito con 1 cucchiaino di miele
Pranzo: 80 grammi di pasta integrale condita con broccoli
Merenda: 1 frutto
Cena: 300 grammi di salmone cotto al vapore e fagiolini lessi conditi con poco olio extra vergine d’oliva
L’assunzione di miele prima del riposo notturno è un vero boost per la funzionalità del fegato e, di conseguenza, un grande aiuto al processo di digestione dei pasti consumati durante la giornata.
La Dieta del miele di Mike McInnes per perdere 3Kg in 7 giorni: Pro e contro
Pro
Il programma alimentare a base di miele risulta essere alquanto proteinico. Non elimina la consumazione di carboidrati seppur riduca i dosaggi.
La compartizione di macronutrienti energetici risulta peculiare. Presume un maggior apporto proteico contrariamente ai carboidrati e ai lipidi e data la rimozione di condimenti, l’apporto grasso tende ad essere dimezzato totalmente.
Dunque, il programma alimentare a base di miele giunge ad un quantitativo di 50% di peptidi, il 10-15% di lipidi ed il 35-40% di apporto glucidico.
Si presenta con un elevato quantitativo di fibre ed è capace di conferire un quantitativo bastevole di acidi grassi essenziali.
Il quantitativo di vitamine e di sali minerali risulta alquanto adatto in quanto tale programma a base di miele non presume il peso in grammi di tali alimenti.
Contro
Non è consigliato a soggetti che svolgono attività fisica aerobica, poiché il maggior numero di questi può manifestare sintomatologie connesse all’ipoglicemia: ossia spossatezza, pressione bassa, astenia, irritazione, compromissione dell’assopimento.
Questa dieta non deve essere adoperata nel nutrimento clinico, seppur l’uso dei cereali integrali e dei legumi sono capaci di beneficiare una possibile qualità fisiologica di iperglicemia e di ipertrigliceridemia.
Risulta sconsigliata a donne in stato di gestazione in quanto capace di dare vita ad insufficienze causate dalla terza età.