I cibi che non devi assolutamente riscaldare nel microonde. Ecco il perché

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I cibi che non devi assolutamente riscaldare nel microonde. Ecco il perché

I cibi che non devi assolutamente riscaldare nel microonde. Attenzione perché non tutti i cibi possono essere riscaldati in microonde.

Il forno a microonde è indubbiamente comodo ma non tutti i cibi possono essere cotti o riscaldati nel microonde; farlo ha conseguenze molto sgradevoli e in certi casi addirittura pericolose. Oggi ti scrivo i cibi che non devi assolutamente riscaldare nel microonde.

Il microonde ha conquistato le cucine italiane tanto da essere ormai presente in due famiglie su tre.

A favorirne la diffusione, superando i tanti pregiudizi del passato, sono stati due aspetti:

  1. semplifica la vita, perché permette di preparare un pasto in pochi minuti,
  2. consente una cottura più dietetica dei cibi, abolendo grassi e condimenti.

Tutto vero, ma a patto di usarlo bene, soprattutto nelle pratiche che sembrano più semplici come riscaldare gli alimenti già cotti. C’è il rischio che si sviluppino batteri e microrganismi, soprattutto quando si riscaldano cibi già cotti o mal conservati.

Quali sono i potenziali rischi?

Gli esperti della Food Standards Agency e lo European Food Information Council hanno effettuato uno studio in cui sono stati analizzati gli effetti delle microonde rilasciate da questo tipo di forno sulla composizione di alcuni cibi.

Si è visto così che in alcuni casi la struttura degli alimenti sottoposti a riscaldamento viene alterata a tal punto da generare possibili ripercussioni sulla digeribilità dei cibi, cambiare i loro valori nutrizionali ma anche far rilasciare sostanze pericolose per la salute.

Quali sono i cibi che non devi assolutamente riscaldare in microonde?

Scopriamo di seguito quali sono i cibi da non riscaldare nel microonde, in questo caso, usate il forno tradizionale, oppure una semplice padella:

Spinaci e verdure a foglia verde

A seconda di dove si coltivano, gli spinaci e altre verdure a foglia verde possono contenere alte concentrazioni di nitrati, sostanze che di per sé sono innocue.

Il problema però è che con l’utilizzo del microonde esiste la possibilità che queste sostanze mutino in nitrosammine, considerate cancerogene.

Sedano

Il sedano, per il suo profumo e per il suo aroma fresco, non può mancare in zuppe, brodi e insalate. 

Se crudo non dà problemi, anzi è un prezioso alleato anche nei regimi alimentari ipocalorici.

Nel caso di vellutate, zuppe e minestre viene scaldato, allora è bene consumarlo subito e non riscaldarlo in un secondo momento.

Questo sempre per colpa delle nitrosammine, che, oramai abbiamo ben capito, si concentrano nelle verdure a foglia proprio in seguito alla cottura.

Peperoncino

Le onde del microonde generano una reazione chimica con la capsaicina e questo non solo accentua il sapore piccante del peperoncino ma può renderlo nocivo. 

Pollo

La carne di pollo è facilmente soggetta a contaminazioni batteriche, ad esempio la Salmonella. Come fare ad essere sicuri di eliminare i microrganismi?

È essenziale utilizzare una tipologia di calore non solo molto forte ma che sia anche uniforme. Non è questo il caso del forno a microonde.

Tra l’altro, gli studiosi sostengono che riscaldare il pollo in questo forno fa sì che le proteine presenti nella carne bianca si scompongano in una maniera tale da poter comportare problemi di stomaco.

A questo punto, meglio gustarlo in una saporita insalata fredda con l’aggiunta di qualche verdura fresca. L’insalata di pollo è un piatto che può essere gustato come antipasto o come piatto unico da tutta la famiglia.

Leggi anche: Lavare il pollo crudo è pericoloso per la salute: rischio contagio da Campylobacter

Carni cotte e lavorate

Oltre al pollo, sarebbe bene non scaldare nessun tipo di carne cotta. Le carni bianche in particolare (di altri uccelli o di maiale), gli arrosti, gli spezzatini e gli hamburger.

Non riscaldare i wurstel o gli hot dog nel microonde. Secondo una ricerca indiana del 2006, cuocerli al microonde genera Prodotti di Ossidazione del Colesterolo (COPs) collegato alle malattie cardiache.

Meglio evitare il microonde e preferire la padella che ti darà la possibilità di girare spesso la pietanza garantendo un riscaldamento molto più omogeneo.

È essenziale conservarle in maniera adeguata. Ciò significa che la carne dovrebbe raffreddarsi, essere riposta in frigo ben sigillata in un contenitore o avvolta dalla pellicola e consumata il giorno successivo.

Riso

A seconda di come viene conservato, il riso, può contenere un batterio che si chiama Bacillus Cereus e produce spore tossiche.

Mentre la cottura tradizionale è solitamente sufficiente ad ucciderle quasi tutte, se il riso viene conservato in frigo a lungo le spore residue possono moltiplicarsi ed il calore del microonde non è sufficiente ad eliminarle.

Patate

Una volta cotte le patate, se vengono fatte raffreddare a temperatura ambiente e poi conservate in posto non refrigerato, si possono creare le giuste condizioni affinché cresca il Clostridium botulinum.

Riscaldarle al microonde ovviamente non basta per debellare i rischi che porta questo microorganismo alla nostra salute.

Uova

Anche per le uova massima attenzione, se scaldiamo le uova, evitiamo poi di riscaldarle perché possono rivelarsi molto tossiche.

Se avanza un uovo sodo puoi per gustarlo freddo, sempre in insalata con un pomodoro o della lattuga.

Funghi

I funghi contengono buone quantità di proteine, vitamine e aminoacidi.

Se riscaldati nel microonde dopo essere stati cucinati la composizione proteica cambia, e questo potrebbe causare gonfiore e dolori di stomaco a chi li mangia.

Barbabietola

E anche qui massima attenzione. Stiamo parlando di un ortaggio che fa bene alla salute, che apporta preziosi sali minerali e vitamine, ma anch’esso, quando riscaldato, può rilasciare pericolosi nitriti.

Latte materno

Quando in casa c’è un neonato, conservare del latte materno in freezer per le poppate notturne o per lasciare alla neomamma qualche ora di relax è sicuramente comodo.

Per scongelarlo e riscaldarlo però occorre molta cura. 

Il latte si deve decongelare lentamente, a temperatura ambiente per poi essere portato a 35 gradi a bagnomaria, in acqua calda ma non bollente. 

Il forno a microonde è assolutamente da evitare perché le alte temperature danneggiano i componenti nutritivi essenziali del latte materno.

Inoltre, il riscaldamento potrebbe non essere uniforme, creando dei punti più caldi nel latte, che sono estremamente pericolosi per il bambino.

Leggi anche: Cuocere gli alimenti nell’alluminio comporta gravi rischi di salute. Ecco perché

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