Ecco tutti gli alimenti che aumentano i livelli di ossigeno nel sangue. Le nostre cellule per funzionare correttamente hanno bisogno di una giusta quantità di ossigeno, che gli viene fornita grazie ai globuli rossi e la circolazione sanguigna.
Una ridotta quantità di ossigeno nel sangue, chiamata ipossiemia, può portare a dei problemi di salute, potenzialmente anche gravi. Oggi ti scrivo tutti gli alimenti fondamentali per il benessere del sistema circolatorio: Ecco tutti gli alimenti che aumentano i livelli di ossigeno nel sangue.
Aumentare i livelli di ossigeno nel sangue e aumentare la capacità del nostro organismo di assorbirlo ed utilizzarlo nel migliore dei modi è molto importante per la salute generale, perché:
- riduce lo stress ossidativo,
- rafforza il sistema immunitario,
- migliora i tempi di guarigione delle ferite,
- preserva la salute mentale e molto altro.
Quali sono i livelli di ossigeno ottimali
Nelle situazioni fisiologiche di salute, la saturazione dell’ossigeno si deve aggirare tra il 95% e il 100%. Per valori inferiori al 90% si tende a considerare la situazione come da sottoporre ad osservazione medica costante.
La saturazione dell’ossigeno cambia leggermente a seconda dell’altitudine:
- A livello del mare, in condizioni fisiologiche, è compresa in genere tra il 96 e il 99% ed è sempre sopra il 94%.
- Ad una altitudine dal mare di 1600 m, il valore fisiologico della saturazione dell’ossigeno può arrivare anche al 92%.
In condizioni di salute non è mai a valori inferiori.
In generale, si parla invece di ipossiemia lieve quando la saturazione dell’ossigeno è compresa tra il 91% e il 94% per luoghi a livello del mare.
Per percentuali tra il 90% e l’86% l’ipossiemia è moderata, invece è grave per valori uguali o inferiori all’85%.
Valori della saturazione dell’ossigeno al di sotto del 65% si ha un’alterazione delle funzioni cerebrali. Percentuali inferiori al 55% si ha, inoltre, un vero e proprio stato di incoscienza.
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Quali sono gli alimenti che aumentano i livelli di ossigeno nel sangue
Secondo la Biblioteca Nazionale di Medicina degli Stati Uniti, alcuni alimenti possono aiutare l’organismo a trasportare ossigeno, come ad esempio gli alimenti ricchi di ferro.
Il ferro è un nutriente essenziale per il benessere del nostro organismo poiché è un minerale necessario per la produzione dell’emoglobina, proteina presente nei globuli rossi che serve a trasportare l’ossigeno dai polmoni verso tutti gli organi e i tessuti.
Inoltre, il ferro, interviene nella costruzione della mioglobina, proteina che si lega all’ossigeno presente nelle fibre muscolari, ed entra a far parte di vari enzimi che svolgono ruoli fondamentali in numerose reazioni metaboliche.
Il ferro è dunque fondamentale per mantenere un livello adeguato di ossigeno nel sangue.
Quando c’è una carenza di ferro, ci si sente stanchi e spossati, ma si possono anche causare danni ai propri organi, che non ricevono abbastanza ossigeno.
Attraverso la sudorazione, l’urina, le feci, la mestruazione e l’allattamento nelle donne, ecc, questo minerale viene espulso dal nostro organismo ed è quindi fondamentale reintegrarlo.
Fortunatamente, alcuni alimenti aiutano in modo efficace ad incrementare i livelli di ferro nel sangue.
Ecco tutti gli alimenti che aumentano i livelli di ossigeno nel sangue
Negli alimenti, il ferro è presente in due forme con diversa importanza dal punto di vista nutrizionale:
Ferro eme
Il ferro eme è quello più facilmente assimilabile ed è presente nelle carni:
- fegato,
- manzo,
- tacchino,
- prosciutto,
- bresaola,
- tuorlo d’uovo,
- pesci,
- molluschi,
- crostacei.
Ferro non-eme
Il ferro non-eme, invece, è quello ad assorbimento variabile perché influenzato dalla presenza di inibitori o promotori ed è presente in alimenti di origine vegetale:
- cavoli di Bruxelles,
- spinaci,
- crescione,
- cavolo riccio,
- cacao,
- legumi (in particolar modo le lenticchie),
- mandorle,
- fichi secchi,
- funghi secchi,
- cereali integrali,
- farina di soia,
Come facilitare l’assorbimento del ferro non-eme
Studi recenti, condotti su individui che seguono una dieta vegetariana o vegana hanno evidenziato come la carenza di ferro non sia così diffusa come ci si potrebbe aspettare in persone che non mangiano cibi con ferro eme facilmente assimilabile.
Questo dipende dal fatto che i vegetali hanno un buon contenuto di ferro e anche di vitamina C (acido ascorbico), spesso presente in buona quantità al loro interno, che aumenta l’assorbimento del ferro non-eme da parte dell’organismo.
Un ruolo positivo, in tal senso, è svolto dalla combinazione di alcuni alimenti fra loro per esempio agrumi, kiwi e pomodori, ricchi di vitamina C, e molti vegetali che contengono acido citrico (limone).
Tutti i cibi che contengono buone quantità di calcio (latte e latticini) e di tannini (caffè, tè), invece, se assunti assieme ai cibi ricchi di ferro non-eme, ne riducono l’assorbimento poiché formano con esso dei complessi insolubili che inibiscono l’assimilazione del ferro stesso.