Proprietà e benefici dei funghi pleurotus. I funghi Pleurotus, detti anche funghi orecchione o funghi ostrica, sono tra i funghi più coltivati e conosciuti in tutto il mondo.
Crescono di solito su ceppi morti o vecchi, tronchi vivi di latifoglie come gelsi, querce o pioppi, e fruttificano dall’autunno alla primavera successiva. Oggi ti scrivo le proprietà e benefici dei funghi pleurotus.
L’aspetto dei funghi Pleurotus, con quel gambo bianco e tozzo, quel cappello bruno ricoperto da una cuticola e quel tipico odore di farina fresca, li rende subito riconoscibili.
Inoltre, non avendo un corrispettivo velenoso con il quale possano essere confusi, sono anche particolarmente sicuri.
Il pleurotus è un genere di funghi, carnosi, di grandi dimensioni, non sono tutti commestibili, ma posseggono diverse proprietà benefiche per l’organismo.
Proprietà dei funghi pleurotus
I funghi Pleurotus sono particolarmente amati per le loro proprietà medicali: hanno un effetto antinfiammatorio, antiaggregante piastrinico, antiossidante, ipocolesterolemizzante e aiutano ad accrescere le difese del sistema immunitario.
E poi producono lovastatina, una sostanza in grado di abbassare il livello del sangue.
Dal punto di vista nutrizionale, i funghi Pleurotus sono adatti a una dieta ipocalorica perché contengono poche calorie (28 kcal/100g) e grassi, ma in compenso hanno un discreto contenuto in proteine, carboidrati e fibre.
E poi sono ricchissimi di minerali (calcio, fosforo e ferro), di vitamina B1 e B2 e acido folico.
Calorie e valori nutrizionali dei funghi pleurotus
100 g di funghi pleurotus contengono 28 kcal
- Acqua 88,4%
- Proteine 2,2 g
- Lipidi 0,3g
- Glucidi 4,5g
- Fibra 0,7g
- Vitamine Vit. B1, B2
- Acido folico
- Calcio
- Potassio
- Ferro
Leggi anche: Proprietà benefiche dei Lampascioni: il bulbo che previene diabete e ipertensione
Proprietà e benefici dei funghi pleurotus: ecco perché dovresti mangiarli più spesso
Rafforza il sistema immunitario
La vitamina D aiuta a replicare le cellule sane e a proteggere l’organismo da influenze e raffreddori tipici della stagione fredda.
E’ capace di prevenire le risposte infiammatorie eccessive o prolungate.
L’infiammazione è la causa di disturbi autoimmuni e malattie croniche come l’artrite reumatoide, la sclerosi multipla, la sindrome dell’intestino irritabile, la fibromialgia, la pressione alta e problemi digestivi.
Ricchi di minerali
I funghi pleurotus sono naturalmente ricchi di minerali. I minerali sono micronutrienti capaci di aiutare il nostro organismo nella lotta quotidiana alle malattie e alle infiammazioni.
Il potassio per esempio è capace di eliminare il sodio in eccesso presente nel corpo aiutando automaticamente il sistema cardiocircolatorio a funzionare in modo corretto.
I minerali sinergicamente ad altri esclusivi composti presenti nel fungo pleurotus riescono a combattere le infiammazioni in modo naturale.
Alcuni studi lo hanno paragonato al principio attivo “diclofenac” anche se non se ne conosce a tutt’ora tutto il meccanismo d’azione.
Ricchi di vitamine del gruppo B
Come altri funghi anche i pleurotus sono estremamente ricchi di vitamine del gruppo B. Anche in questo caso, l’unica vitamina del gruppo B mancante è la vitamina B12.
Le vitamine del gruppo B ci donano energia ed aiutano a velocizzare il nostro metabolismo combattendo efficacemente lo stress raccolto quotidianamente.
Quando usarlo
Le indicazioni maggiori sono: ipercolesterolemia, glicemia, diabete, arteriosclerosi, patologie cardiovascolari, tumore prostatico, antiossidante, antitumorale, antivirale, antibatterica, antibiotica, antinfiammatoria, utile nelle diete.
In commercio lo si trova sottoforma di integratore in polvere o estratto e come si è visto risulta utile come formula anti-aging (antiossidante) e per trattare l’ipercolesterolemia.
Controindicazioni
Della specie pleurotus pur non essendo velenosi, è comunque sempre meglio mangiarli cotti, mai in grandi quantità né in pasti ravvicinati.
Altro discorso è quello delle intolleranze, che avvengono mediamente quando il fungo è crudo.
Il consumo è sconsigliato ai bambini, la struttura cellulare dei funghi contiene infatti chitina, che i bambini al di sotto dei 13/14 non posseggono in quantità sufficienti a favorirne la digestione.